Per chi esercita una professione regolamentata, la formazione continua e il rispetto delle norme deontologiche non sono più semplici opzioni. Sono un dovere, ma anche una risorsa strategica. Il mondo cambia, le normative si aggiornano, le competenze richieste aumentano. Ecco perché il professionista di oggi non può permettersi di restare fermo.
L’obbligo formativo è stato sancito per legge dal DPR 137/2012, che ha introdotto il principio della formazione continua per tutte le professioni ordinistiche. Significa che architetti, ingegneri, geometri, avvocati, periti, commercialisti e altri professionisti devono aggiornarsi costantemente per mantenere la propria iscrizione all’albo e non incorrere in sanzioni disciplinari.
Ma accanto a questo obbligo, spesso percepito come una scadenza da rispettare, c’è un’altra componente altrettanto importante: la deontologia professionale. Non si tratta solo di regole etiche astratte, ma di princìpi concreti che regolano il comportamento, la qualità delle prestazioni e il rapporto con clienti e colleghi. Anche questa, oggi, si studia e si approfondisce con corsi specifici, riconosciuti dagli Ordini.
Quanti crediti servono? E quali sono obbligatori?
Ogni professione ha una propria regolamentazione interna. In linea generale, si può dire che un professionista deve acquisire ogni anno un certo numero di crediti formativi professionali, detti CFP, attraverso attività qualificate come corsi, convegni, seminari, master e altri percorsi approvati. In media, si tratta di 30 crediti all’anno, ma la cifra cambia a seconda della categoria. Alcuni ordini, come quello degli architetti, lavorano su base triennale; altri, come quello degli ingegneri o dei periti industriali, richiedono crediti annuali.
In quasi tutti i casi, una parte di questi crediti deve essere dedicata a contenuti di tipo deontologico. Per esempio, agli ingegneri è richiesto un minimo di 3 CFP all’anno in ambito etico-deontologico. Lo stesso vale per gli avvocati, che devono dedicare ogni anno almeno 3 crediti su 15 totali a questa materia. Gli architetti, invece, devono ottenere almeno 12 CFP deontologici ogni triennio. La tendenza è chiara: la componente etica non è più un’aggiunta facoltativa, ma parte integrante della formazione.
Che tipo di corsi sono validi?
Gli Ordini riconoscono varie modalità per ottenere i CFP. Si va dalla formazione in aula ai corsi in videoconferenza sincrona, fino all’e-learning asincrono, ossia la fruizione autonoma di contenuti registrati. Sempre più professionisti scelgono la modalità online per una questione di tempo, comodità e possibilità di personalizzare i ritmi di apprendimento.
Sono validi anche seminari, convegni, master, attività di ricerca, pubblicazione di articoli scientifici o relazioni in eventi tecnici. In alcuni casi si può presentare un’autocertificazione per attività formative svolte all’estero o in contesti non convenzionali, purché coerenti con il proprio ambito professionale e approvate dal proprio Ordine.
Un punto cruciale è che non tutti i corsi sono abilitati al rilascio di CFP. Per ottenere crediti riconosciuti è necessario che il corso sia accreditato presso l’ente di riferimento, ad esempio il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, il Consiglio Nazionale Forense, il CNAPPC, ecc. Per questo è sempre importante scegliere con attenzione gli enti formativi.
Esoneri e casi particolari
Esistono situazioni in cui un professionista può essere esonerato, in tutto o in parte, dall’obbligo formativo. Le principali motivazioni ammesse sono: maternità o paternità, gravi malattie o infortuni, assistenza a familiari, sospensione dell’attività lavorativa, trasferimenti temporanei all’estero. Ogni Ordine stabilisce regole e procedure per richiedere l’esonero, che va comunque documentato.
Alcuni Ordini prevedono anche la possibilità di recuperare i crediti mancanti tramite il cosiddetto ravvedimento operoso. In sostanza, se un professionista si accorge di non aver completato il monte CFP previsto, può regolarizzare la propria posizione entro un certo termine, con modalità definite e talvolta pagando una piccola sanzione.
Rischi per chi non si aggiorna
Il mancato rispetto dell’obbligo formativo può avere conseguenze concrete. I regolamenti disciplinari dei vari Ordini prevedono sanzioni che vanno dal semplice richiamo alla sospensione temporanea dall’albo, fino alla cancellazione nei casi più gravi. La sanzione più comune è la sospensione temporanea dall’esercizio della professione, ma in alcuni casi si può arrivare anche a multe, segnalazioni pubbliche o revoca di incarichi.
Al di là delle sanzioni formali, c’è anche un danno reputazionale. Un professionista che non si aggiorna perde credibilità agli occhi dei clienti e dei colleghi. Inoltre, in caso di contenziosi legali o contestazioni, non poter dimostrare l’aggiornamento può essere un punto a sfavore anche in sede giudiziaria.
Pianificare è la vera chiave
Molti professionisti si ritrovano all’ultimo minuto a cercare corsi per raggiungere i crediti richiesti, con il rischio di fare scelte affrettate o di bassa qualità. Il segreto per non trovarsi impreparati è semplice: pianificare.
Inizia controllando la tua posizione sul portale del tuo Ordine, verifica i crediti accumulati e quelli ancora da ottenere. Poi costruisci un piano formativo personale, che non sia solo un adempimento burocratico, ma un vero strumento di crescita. Chiediti quali competenze ti servono davvero per migliorare nel tuo lavoro o per aprirti nuove opportunità.
Scegli corsi che uniscano aggiornamento normativo, strumenti pratici, case history e sessioni interattive. Dai la priorità ai corsi con moduli sulla deontologia, così non rischi di dimenticarli. E se vuoi un supporto esterno, noi di E-Train possiamo aiutarti a costruire il tuo piano su misura.
Il valore strategico della formazione
C’è chi vede la formazione come una scocciatura, ma i professionisti più lungimiranti sanno che è un investimento. Un corso ben scelto può offrirti molto di più di un attestato: ti dà strumenti concreti, ti mette in contatto con altri professionisti, ti aiuta a differenziarti sul mercato. In alcuni casi, può aprire nuove possibilità lavorative o permetterti di accedere a ruoli con maggiore responsabilità.
Soprattutto, la formazione ti permette di prevenire. Conoscere le ultime norme, aggiornarsi sulla sicurezza, gestire correttamente la privacy o l’antincendio significa ridurre i rischi, migliorare le performance e lavorare in modo più efficace.
Ecco perché sempre più professionisti scelgono percorsi formativi qualificati, online, flessibili, e accreditati da enti seri. Perché sapere è potere, ma anche protezione.
Cosa offre E-Train
Noi di E‑Train siamo al fianco dei professionisti che vogliono crescere, rispettare gli obblighi formativi e costruire una carriera solida. Offriamo corsi aggiornati, pratici, riconosciuti, con focus specifici sulla deontologia, l’etica professionale, la sicurezza, la privacy, l’acustica ambientale, la sostenibilità, l’antincendio e molto altro.
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Conclusione
Rispettare l’obbligo formativo e aggiornarsi in materia di deontologia non è solo un dovere, ma una strategia intelligente per proteggere e far crescere la tua attività professionale. La legge lo impone, ma la realtà lo richiede. Il mondo cambia, e solo chi si forma può stare al passo.
E‑Train ti accompagna in questo percorso, con strumenti, contenuti e supporto pensati per farti lavorare meglio e senza rischi. Se vuoi costruire il tuo piano formativo personalizzato o capire quali corsi ti servono davvero per essere in regola, siamo qui per aiutarti.