Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o RSPP è una figura dell’ordinamento giuridico italiano in materia di salute e sicurezza sul lavoro. In particolare, l’art. 32 del D. Lgs. 81/2008 definisce il RSPP come una persona in possesso di capacità e requisiti adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative, tali da permettergli di coordinare il Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi.
Il RSPP può essere un lavoratore interno all’azienda, un professionista esterno o, in alcuni casi, lo stesso Datore di lavoro. Per ricoprire questo ruolo è obbligatorio essere in possesso di:
La formazione del RSPP si divide in 3 moduli: A – B – C.
Il MODULO C è volto a sviluppare capacità relazionali, di comunicazione e gestionali per svolgere la funzione di RSPP .
Per seguire il Modulo C è necessario avere già frequentato e superato i moduli A e B del percorso formativo o essere esonerati dalla frequenza degli stessi in base a quanto previsto dall’art. 32 del D. Lgs. 81/2008.
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1. Ruolo dell’Informazione e della Formazione:
Dalla valutazione dei rischi alla predisposizione dei piani di informazione e formazione in azienda (D.Lgs: 81/08 e altre direttive europee).
Le fonti informative su salute e sicurezza del lavoro.
Metodologie per una corretta informazione in azienda.
Strumenti di informazione .
2. Organizzazione e sistemi di gestione:
La valutazione del rischio come:
Il sistema di gestione della sicurezza: linee guida UNI-INAIL, integrazione confronto con norme standard (OSHAS 18001, ISO, etc.).
Il processo di miglioramento continuo.
3. Il sistema delle relazioni e della comunicazione – Rischi di natura psicosociale:
Il sistema delle relazioni e della comunicazione: gestione della comunicazione nelle diverse situazioni di lavoro; metodi, tecniche e strumenti della comunicazione; gestione degli incontri di lavoro e della riunione periodica.
Negoziazione e gestione delle relazioni sindacali.
Elementi di comprensione e differenziazione tra Stress, Mobbing e Burn-out.
Conseguenze lavorative dei rischi da tali fenomeni sulla efficienza organizzativa, sul comportamento di sicurezza del lavoratore e sul suo stato di salute.
Strumenti, metodi e misure di prevenzione.
Analisi dei bisogni didattici.
4. Benessere organizzativo, compresi i fattori di natura ergonomica:
Cultura della sicurezza: analisi del clima aziendale, elementi fondamentali per comprendere il ruolo dei bisogni nello sviluppo della motivazione delle persone.
Benessere organizzativo: motivazione, collaborazione, corretta circolazione delle informazioni, analisi delle relazioni, gestione del conflitto, fattori di natura ergonomica.
Team building: aspetti metodologici per la gestione del team building finalizzato al benessere organizzativo.
5. Ruolo dell’Informazione e della Formazione:
La formazione: il concetto di apprendimento.
Le metodologie didattiche attive: analisi e presentazione delle principali metodologie utilizzate nell’andragogia.
Elementi di progettazione didattica: analisi del fabbisogno, definizione degli obiettivi didattici, scelta dei contenuti in funzione degli obiettivi, metodologie didattiche, sistemi di valutazione dei risultati della formazione in azienda.
6. Organizzazione e sistemi di gestione:
Organizzazione e gestione integrata:
La responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (D. Lgs. 231/2001): ambito di operatività ed effetti giuridici (art. 9 legge n. 123/2007).